Stanlio & Ollio
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BIOGRAFIE: STAN LAUREL

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Messaggio Da Funny face Lun Lug 25, 2016 3:24 am

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Stan Laurel all'anagrafe Stanley Arthur Jefferson (Ulverston 16 Giugno 1890 - Santa Monica 23 febbraio 1965) ereditò , probabilmente , fin da piccolo la predilezione per la recitazione nascendo in una famiglia dedita allo spettacolo come fonte primaria di vita.
Sia il padre che la madre ,infatti , erano entrambi attori teatrali di discreto successo ed il padre in particolare ,Arthur J. Jefferson (1866-1949) fù anche autore, regista e imprenditore teatrale.
Il piccolo Stan trascorre un infanzia serena e tranquilla in una rispettabilissima e agiata famiglia ,secondogenito di 5 figli (Gordon, Stanley, Beatrice, Edward e Sydney), è insofferente solo agli studi ed ai college a cui i genitori lo affidano per garantirgli un istruzione , un futuro ,una stabilità e tenerlo al riparo dalla vita irregolare e itinerante che il teatro comporta, il piccolo Stan soffre la lontananza da casa e dall'ambiente cui lui terrebbe vivere il resto della sua vita e forse interpreta tutto ciò come un allontanamento temendo che i genitori gli vogliano riservare un futuro rispettabile e sicuro di una  professione redditizia, come medico o avvocato, ma senza il fascino che il piccolo Stan già  prova fortemente per il palcoscenico.
Il piccolo Stan , a differenza dei suoi genitori attori drammatici , sente di essere portato più per il genere comico , gli piace ridere e far ridere , e non perde occasione di improvvisare gag anche a scuola piuttosto che studiare seriamente , il suo marinare il college e la sua voglia di recitare lo porteranno spesso allo scontro con l'austero padre che desidererebbe per suo figlio un futuro in carriera come professionista  ma mai come attore ma ancor  meno che mai come attore comico , genere che il signor Jefferson riteneva degradante rispetto al teatro drammatico.
Nel loro lungo itinerare la Famiglia Jefferson si stabilisce a Glasgow nel 1905 , di fronte ai disastrosi risutati scolastici di Stan Papà Jefferson si rassegna al fatto che il figlio non è tagliato pr gli studi e lo prende così a lavorare nella sua compagnia come tagliabiglietti.
Stan di nascosto coltiva sempre la sua passione per la recitazione comica studiando e inventando gags sempre nuove sperando di potersi prima o poi esibire su di un vero palco.
Non avendo speranze presso il padre , che ormai lo vede per il futuro come sue erede nell'imprenditoria teatrale, Stan prova a proporsi presso altre compagnie tra cui il Teatro gestito da Albert Pickard che gli offre finalmente un occasione di esibirsi,dopo un provino nel suo ufficio,  in un numero comico nel suo Teatro "Britannia Theatre" famoso per il varietà e music-hall.....unica richiesta da parte di Stan e di non far sapere nulla a suo padre , ed il signor Pickard gli diede la sua parola, siamo nel 1906.
La sera del debutto però Stan , tra le risate e gli applausi del pubblico , ebbe la delusione di intravedere suo padre tra gli spettatori e capì che il signor Pickard non fù di parola , ma questo diede finalmente la forza a stan di affrontare sua padre una volta per tutte e convincerlo che lui avrebbe fatto solo l'attore comico.
Il signor Jefferson trattò suo figlio per la prima volta come fosse un uomo che ormai sapeva il fatto suo  e gli offrì anche un sigaro ...."non c'è male ragazzo ...non c'è male , ed ora che farai?" .
Nel 1907 Stan prosegue i suoi esordi facendosi le ossa in piccole parti negli spettacoli di pantomima in particolar modo nella compagnia "levy and Cardwell" specializzata in spettacoli con attori giovanissimi.
In questo periodo,il 1 Dicembre 1908 per l'esattezza, il giovane Stan rimane orfano della madre ,l'attrice madge Metcalfe e prima moglie di Arthur Jefferson.
L'incontro con l'impresario Fred Karno , nel 1909, fù decisivo per Stan .
Nella compagnia di Karno era presente come capocomico un certo Charles Chaplin (futuro Charlot ), con egli Stan stabilì un rapporto  d'amicizia e Fred karno ,che in lui fiutò la stoffa del grande comico , lo assunse come sostituto di Chaplin ,anche se non ebbe mai modo di farlo.
Stan recitò nei maggiori Sketch della "Karno company" anche se dovette quasi sempre  accontentarsi di ruoli marginali , alcuni titoli:  "Mumming Birds", "Skating", "Jimmy the Fearless" e "The Wow-Wows".
Per curiosità lo sketch intitolato"Jimmy" rifiutato da Chaplin , fù un grande successo poi portato in scena da Stan che lo sostituì nel 1910, ma inspiegabilmente Chaplin reclamò poi la parte che gli fù comunque riassegnata.
Stan e Charles recitarono anche insieme in due tournèe negli stati uniti tra il 1910/12 , condivisero la stanza d'albergo , ma forse era normale che oltre l'amicizia e la passione per il palcoscenico vi fosse una certa rivalità e competizione in due giovani determinati allo stesso modo  ed entrambi destinati ad un immenso successo.
In questo periodo Stan lascia anche la compagnia e tenta di mettersi in proprio coinvolgendo un ex membro della Karno, Arthur Dandoe, con il quale aveva formato il duo "The Barto Brothers", uno sketch scritto da lui, "Rum 'Uns from Rome". Ma il tentativo fallì e Stan pensò bene di tornare nella compagnia di Karno.
La seconda tournée del 1912 negli States, che si svolse con grande successo di pubblico fu fortunata per Chaplin che fu notato e subito chiamato da Mack Sennett per averlo con lui nella sua compagnia cinematografica; altrettanta fortuna non ebbe invece il resto della compagnia che si sciolse mesi dopo l'uscita di "Charlot" perché gli impresari (e il pubblico) non si divertivano con i suoi sostituti. Accusa di scarsa comicità che sembra, nonostante il suo ruolo ufficiale, non riguardasse Stan poiché egli era stato completamente ignorato.
Lasciato anche lui Karno, Stan decise ugualmente di restare in America e tentare la fortuna. Si unì nuovamente ad ex membri della compagnia di Karno, stavolta con una coppia di marito e moglie: Edgar ed Ellen (Wren) Hurley, con i quali formò il gruppo "The Three Comiques", nome poi cambiato in "The Keystone Trio": con quest'ultimo nome, Stan e gli Hurley portavano in scena le comiche di Charlot, con il ruolo del vagabondo affidato ovviamente a Stan, il quale conosceva benissimo, avendoci recitato insieme nel teatro di varietà, la mimica di Chaplin dei primi anni 1914-15.
Non si hanno ulteriori informazioni dell'eventuale successo o fallimento dello spettacolo del trio se non che, per iniziativa di Edgar desideroso di una carriera da "solista", Stan cambiò partner con un'altra coppia di coniugi, Alice e Baldwin Cooke. Stavolta le cose andarono meglio (i Cooke diventeranno attori secondari nelle comiche di Laurel e Hardy), e lo "Stan Jefferson Trio" - questo il loro nome nuovo - girò senza però grandi successi in teatri di provincia.
La svolta avvenne nel 1917. Durante una tappa della tournée Stan conobbe una giovane cantante australiana, Mae Dahlberg, con la quale ebbe una relazione non solo artistica. Stan lasciò il trio per unirsi a lei formando lo "Stan and Mae Laurel". Le fonti concordano nel riferire che è grazie a lei se Stan cambiò il suo cognome (13 lettere - Stan Jefferson - un po' troppo per un attore superstizioso come lui) con "alloro" (Laurel, in inglese), scegliendolo per puro caso da un libro di storia.
Il nome nuovo, facile e sbrigativo, portò bene: durante una serata a Los Angeles, all'Hippodrome Theatre, fu avvicinato da Adolph Ramish, il proprietario del teatro che voleva farlo incontrare con un suo amico, Carl Laemmle, il capo della Universal, per farne scaturire un possibile contratto cinematografico. E così avvenne: nel 1917, Stan apparve in "Nuts in May", il suo primo film.
La carriera cinematografica iniziò con la Universal, per poi continuare - senza successo - alla Rolin/Pathé di Hal Roach, il futuro papà di Stanlio e Ollio, e alla Vitagraph, dove venne affiancato a Larry Semon, noto da noi come Ridolini. Con quest'ultimo Stan girò tre film: nell'ultimo di questi, "Fraud and Frenzies" (Ridolini e Stanlio al bagno penale, 1918) Stan e Semon figuravano coprotagonisti ma siccome Laurel risultava più divertente, Semon tagliò nel montaggio, soprattutto nel finale, diverse sue gag sminuendo la sua recitazione. Deluso Stan pensò fosse allora meglio tornare al varietà, aspettando nuove e migliori occasioni.
Lo "Stan and Mae Laurel" fu ripreso dal 1918 al 1920 con grande successo di critica e di pubblico. Particolarmente entusiasta dello spettacolo fu G. M. Anderson, che aveva impersonato nei primi film western muti il famoso personaggio di "Broncho Billy". Anderson in occasione della formazione della sua nuova compagnia cinematografica, "Amalgamated Producing", nel dicembre del 1920 scritturò Stan.
La comica pilota della nuova serie fu "The Lucky Dog"(Cane fortunato), girata agli inizi del 1921. Anderson chiamò a dirigerla Jesse Robbins, all'epoca regista delle comiche di Jimmy Aubrey, e siccome c'era bisogno di un "cattivo" per il film, Robbins chiamò uno dei migliori del gruppo di Aubrey, Oliver Hardy. S'incontrarono così - senza per ora alcun seguito di collaborazione - Laurel e Hardy.
Dal 1922 al 1924, Stan girò molte comiche da uno-due rulli ottenendo un buon successo come "Nuovo comico", gettando nel dimenticatoio i suoi inizi nel cinema di pochi anni prima.
Nei film Stan interpretava un personaggio sicuro di sé, pasticcione, magrissimo (come non sarà mai quando farà coppia con Hardy), sfacciato e ottimista. Si distingueva dagli altri interpreti per la scelta di gag, tanto surreali quanto divertenti, ma che non eguagliavano il successo dei film di Chaplin, Keaton, Harold Lloyd. Passò alla Roach per una seconda volta, dove fu affiancato a James Finlayson, il futuro 'cattivo' di molte avventure di Laurel e Hardy. Finlayson interpretava la classica vittima dei pasticci di Stan a cui il burbero ometto con enormi baffi e occhi strabuzzati reagiva stravolgendo il volto per una rabbia incontenibile.
Dagli Hal Roach Studios passò , nel 1924 , al produttore indipendente Joe Rock, il quale gli propose una serie comica tutta sua, Stan Laurel Comedies, un gruppo di 12 comiche che lo resero molto popolare. La vita privata di Stan, però, cominciò a stravolgere la sua carriera: produttori, esercenti, persino registi, non erano d'accordo con lui su di una sola cosa, durante la lavorazione, e quella "cosa" si chiamava Mae Laurel. Brava, ma troppo corpulenta e poco "femme fatale" per il ruolo della protagonista, Mae combatté non poco, arrivando anche alle minacce, per avere le sue parti. Quando la situazione divenne insopportabile, Rock convinse Stan a mandarla via.
Mae partì per l'Australia nel 1925. Portava con sé 1000 dollari e un paio di gioielli, cose che erano state fondamentali per convincerla ad andarsene. Ad ogni modo, era tempo di dare una svolta: stufo dei brogli finanziari di Rock, che faceva girare le comiche in due settimane tenendo per sé quello che avanzava dal budget, previsto per un mese di riprese, Stan accolse la richiesta di tornare agli Hal Roach Studios.
Nel maggio del 1925 Hal Roach è a capo di un vero impero del divertimento, "Lot of Fun", come venne definito all'epoca. Produttore di diverse serie comiche di buon successo, come quella di Charley Chase, Snub Pollard, delle Our Gang (Simpatiche Canaglie), e della "All Stars Series", dove gli attori della compagnia di Roach avevano la possibilità di recitare insieme nelle farse scatenate che piacevano molto al "boss".
Stan fu scritturato come regista di questa serie avendo a disposizione attori come James Finlayson, Clyde Cook, persino Theda Bara, e Oliver Hardy, passato alla Roach dopo una lunga gavetta come "freelance". Il primo film che Stan diresse, "Yes Yes Nanette", aveva Finlayson e Hardy come attori, e questo fu il primo film che Stan e Oliver fecero insieme alla Roach; è indubbio che questa loro collaborazione giovò molto al nascere della loro amicizia, cominciando a recitare assieme con grande complicità.
Stan diresse tre comiche con Hardy nel cast, e scrisse gag e copioni in altri dieci film sempre con lui come attore secondario. La sua abilità creativa era stata finalmente presa in considerazione: già quando era nella compagnia di Rock, Stan voleva controllare tutto, dal montaggio alla creazione di gag e soggetti, e fu lui che scrisse tutti gli sketch che interpretò dopo aver lasciato Karno nel 1912. Roach era sicuramente ben contento di questo e certo non poteva immaginare che un giorno avrebbe cominciato ad avere problemi proprio per la grandi doti creative di Stan Laurel.
Il destino era ormai pronto a formare Stan e Oliver come attori di coppia. Nel 1926, a giugno, le riprese di "Get 'Em Young" con Stan regista non iniziarono bene: uno degli attori, Oliver, non poté parteciparvi perché a tre giorni del primo ciak si fece male a casa sua mentre cucinava un cosciotto d'agnello, ustionandosi seriamente un braccio. F. Richard Jones, supervisore e regista, chiese a Stan di prendere il suo posto, ma questi rifiutò, temendo per il suo ruolo di regista.
Un aumento di stipendio, e la sicurezza di conservare la parte "creativa" dei suoi film, lo convinsero a prendervi parte. In questo film Stan, nella parte del maggiordomo di Harry Myers, inaugurò il suo tipico pianto isterico: un manierismo infallibile per risolvere un punto morto della scena. Piaceva molto a Roach ma non era dello stesso parere Stan, che non amava le soluzioni facili, che detestava ricorrere a questa scenetta di ripiego.
Tornato attore, fu quasi inevitabile incontrare Hardy sul set. Il primo film girato insieme, "Duck Soup" (1927), era basato su un vecchio sketch (1908) del padre di Stan: i loro ruoli in coppia erano lontanissimi da quelli interpretati dai futuri Stanlio e Ollio, ma è ugualmente sorprendente il vederli già così definiti: nelle posizioni di vittima (Stan) e padrone (Ollie), salvo poi quest'ultimo a diventare vittima stessa della forza distruttrice del primo. Seguirono altri film girati insieme, ma divisi dalla trama: se Stan o Finlayson coprono il ruolo di protagonista, Oliver non va oltre il suo ruolo di "cattivo", o di caratterista ciccione (heavy).
Si provò anche un film di coppia vero e proprio senza nulla di definitivo, come "Do Detectives Think?"(i detective pensano?) (1927), dove debuttarono nei loro abiti poi diventati celebri: giacca, cravatta e bombetta. Il pubblico trovava più divertenti le loro scene insieme (come accadde in Slipping Wives o in Sailors, Beware!) che tutto il film da separati, e di questo se ne accorsero un po' tutti quanti, alla Roach.
Leo McCarey, allora vicepresidente degli Studi, cominciò a riflettere seriamente sulla questione, proponendo a Stan e Ollie di fare coppia fissa: si racconta che Stan non ne fu per niente contento, ma non perché provasse antipatia nei confronti di Oliver, ma perché avrebbe voluto tornare regista e lasciare definitivamente la recitazione, mentre Oliver era desideroso alla realizzazione del progetto perché dopo dodici anni da attore secondario finalmente sarebbe diventato attore protagonista a tutto tondo.
Come andarono le cose è storia nota: nel giugno del 1927, con un copione di 19 pagine scritto da Leo McCarey, Stan Laurel e Oliver Hardy girarono il loro primo film in coppia, "The Second Hundred Years"(i secondi cento anni). Questo coincise con il passaggio di Roach dalla Pathé (che distribuiva anche le comiche del suo grande rivale, Mack Sennett) alla Metro-Goldwyn-Mayer.
Stan e Oliver lavorarono senza sosta per cinque anni, girando più di trenta comiche mute (alcune di esse gioielli comici insuperati) e una quarantina di comiche sonore. Passarono indenni alla novità (per alcuni disastrosa) del sonoro nel 1929, aggiungendo possibilità comiche potenziando la gag con il rumore (spesso fuori scena), cantando in duetti memorabili, lasciando le poche (ma spiritose) battute ad altri. Avevano grandi complici sulla scena (Charlie Hall, il mitico Finlayson, Edgar Kennedy, Stanley 'Tiny' Sandford, Mae Busch, Anita Garvin, Thelma Todd) e dietro le quinte: James Parrott, Leo McCarey (fino al 1930), James W. Horne fra i registi, e George Stevens, Art Lloyd nei cameramen, Richard Currier e Bert Jordan al montaggio.
L'uso delle musiche fu affidato a Marvin Hatley (inventore del Cuckoo Song, la "Canzone del Cucù"), che dal 1930 accompagna loro entrata in scena, e in seguito a Leroy Shield, creatore di numerosi temi musicali oggi largamente rivalutati dalla critica.
Nel 1932, all'apice della popolarità, i due decisero di prendersi una lunga vacanza estiva, da passare insieme, scegliendo come meta la Gran Bretagna anche se non era usuale, per Laurel e Hardy, passare del tempo insieme.
Affiatati e molto amici, i due comici raramente passavano il tempo insieme fuori dal set, perché abitudini e stili di vita erano letteralmente opposti: Stan, come si è detto, era un tipo tutto lavoro, che passava gran parte della sua giornata sul set e in sede di montaggio, essendo lui un attore-regista-montatore non accreditato dei suoi film; Ollie, che si faceva chiamare "Babe" dai suoi amici (Stan incluso), era un tipo mondano, che passava le sue giornate sui campi di golf (grande passione della sua vita), alle corse dei cavalli, sui banconi del bar ma la sua vita privata la lasciava a casa quando era sul set, dove pendeva letteralmente dalle indicazioni di Stan su cosa fare in scena (ma non come farla: i suoi manierismi, gag e battute erano tutte di tasca sua). Raramente partecipava alla parte creativa dei loro film, e quindi non rientrava nelle attività extra lavorative di Stan, che amava parlare di gag specie quando si dedicava ad una sua grande passione, la pesca.
Fare un viaggio insieme era un'occasione unica soprattutto per gli uffici stampa della MGM: accadde che sul loro cammino (da Los Angeles a New York, in nave fino a Southampton) incontrarono folle immense di fan e giornalisti. Così la loro vacanza divenne un evento divistico assolutamente clamoroso, registrando calorosi benvenuti a Londra, Parigi, North Shields, Tynemouth, Blackpool, Leeds, Sheffields, e Stan poté rivedere suo padre e la sua matrigna, Venitia.
Stanlio e Ollio scoprirono di essere diventati star del cinema. A conclusione di un anno unico, il 18 novembre 1932 venne premiato con l'Oscar il loro cortometraggio La scala musicale (The Music Box).




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